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Non solo bisturi

di Paolo Santanchè - chirurgo plastico

Spesso i primi segni d’invecchiamento del viso si notano nella zona attorno agli occhi. La parte anteriore degli zigomi già verso i trent’anni non è più fresca e convessa come a venti: si appiattisce, o si diventa concava, si formerà un’ombra che dà un aria stanca allo sguardo. Allo stesso tempo, la palpebra inferiore inizia a divenire convessa a causa degli accumuli di grasso. Questa inversione di curve (la palpebra da concava diventa gonfia, mentre la sporgenza dello zigomo si fa più piata) dà un’impressione di stanchezza e di accentuato invecchiamento. Poiché la causa delle borse palpebrali è solo un accumulo di grasso, la soluzione più efficace sarà quella di rimuovere chirurgicamente questo eccesso adiposo. L’operazione, comunque, può essere rimandata grazie a qualche attenzione particolare, che restituisca luminosità agli zigomi e attenui l’ombra delle borse incipienti: come le iniezioni di idrossiapatite di calcio che, eseguite da mani esperti e in profondità, danno risultati che durano anni. 

LA “BLEFARO” CANCELLA GLI ANNI

Basta un taglietto all’interno della congiuntiva, senza incisioni sulla pelle, per eliminare il grasso che gonfia le palpebre

Per ridurre le “borse” sotto gli occhi si ricorrere alla blefaroplastica inferiore transcongiuntivale. Attraverso una piccola incisione all’interno della congiuntiva dell’occhio, il chirurgo rimuove il grasso in eccesso. L’intervento si svolge in anestesia locale, con poche ore di ricovero, e lascia solo per qualche giorno dei piccoli lividi (facile da nascondere con un paio di occhiali da sole o con un po’ di correttore), ma nessuna cicatrice visibile sulla palpebra. E non ci sono punti di sutura da rimuovere.